Parole che parlano d’Amore (1p)
«lo sono del mio amato e lui è mio»
la sua sinistra è sotto il mio capo, la sua destra mi abbraccia
…proprio nel giorno tanto dedicato all’amore ho ‘incontrato’ un documento che commenta l’Amore in un modo sublime partendo dal meraviglioso libro il Cantico dei Cantici che si trova nel Libro dei Libri: la BIBBIA. Chi non ha mai letto questo “libro” nel “Libro dei Libri” vorrei potesse farlo e innamorarsene come è accaduto a me e ad Enzo Bianchi, l’autore del documento che vorrei potessero conoscere in tanti.
E’ così brillante, questo documento di cui vorrei parlare, che mi incatena a lui, tanto da pensare che non potrei trovare ‘parole migliori’ per parlare d’Amore, quindi come un gabbiano che sorvola un mare ricco di ogni ben di Dio mi tufferò ogni tanto e sceglierò il ‘cibo migliore’ da condividere, lentamente, a piccole dosi, gustandone il sapore con qualche articoletto… ne vale la pena!
La tradizione attribuisce il Cantico dei Cantici a Salomone, il poeta di Israele per eccellenza, che conobbe tante tante tante donne straniere ed ebbe ben 700 principesse per mogli, 300 concubine e altre donne ancora a cui si legò, si dice, sempre per amore.
In realtà è probabile anche che l’autore sia un ignoto poeta che scriveva già tra il VI e IV sec a.C. utilizzando materiale molto antico del X sec a.C. proprio ai tempi di Salomone.
A noi piacerà pensarla come la tradizione, perché un uomo così esperto in materia non può che darci delle garanzie sui contenuti!!!
Una vera certezza sta nel fatto che il Cantico è la prova di come sia l’amore a spingere a parlare dell’amore, un modo per dire che si può capire solo se si è attratti, animati, motivati o feriti, delusi e inquietati dall’esperienza di amare.
Ma di quale AMORE si tratta? Questa è la vera domanda.
C’è chi ha dato al Cantico un’esclusiva interpretazione letterale e chi lo ha letto solo in senso simbolico. Così può essere la metafora perfetta dell’amore di Gesù per la Chiesa, di Dio Padre per gli Uomini; o la descrizione dell’amore sensuale tra un Uomo e una Donna, della loro intimità, della reciproca dedizione dell’amato per l’amata e dell’amata per l’amato, in un intreccio di dialoghi che proclamano all’universo l’esclusività e l’unicità del loro amore. Quindi un amore umano erotico e tenero, totale e totalizzante, che è dentro la storia umana e nel corpo di ogni uomo. Diciamo che gli studi recenti amano questa interpretazione, anche se accettata con un certo imbarazzo, in effetti è un libro non proprio così pudico che ha trovato difficoltà nei secoli ad entrare nel Testo Sacro ma finalmente ci è riuscito… ringraziate Rabbi Aqibà!
…chi è un po’ curioso “coltivi” l’attesa per ora, è una bella pianta che avrà i suoi frutti più buoni!
Vi saluto con questa scena di ‘tutti pazzi per amore’… Alla prossima.
Jewel