Diario: cap. II parte quinta
21/3
Domenica di primavera.
Non mi sento bene.
Da lì a poco starò anche peggio.
Ma non mi fermo.
Ho voglia di impastare, di creare.
E infatti nascono dalle mie mani delle fettuccine leggerissime, condite con un ragù di eguale levatura.
Mi complimento con me stessa.
E per tutto il tempo ti ho pensato.
22/3
Lunedì dimesso e sotto tono.
Sono stata…….. malissimo.
Oltre a questo brutto episodio, c’è stata la solita agitazione. Quella che mi prende quando so che mi stai pensando.
23/3
Quando arrivo al lavoro è lì sul tavolo ad aspettarmi.
Un biglietto con scritto: “W. ti ha cercato”.
Da incorniciare.
So già di che si tratta e, prima ancora che tu sia al lavoro, ti invio i documenti belli e pronti.
Sono allegra. Come sempre quando hai bisogno di me.
Scherzeremo, poi, al telefono, parlando di lasciarti in mano a vere e proprie streghe quando io non ci sono.
Non riesco proprio a contenere l’allegria che mi trasmetti.
Tra pochi giorni sarai lontanissimo, al di là dell’oceano. Il tuo viaggio intorno al mondo corrisponderà ai miei viaggi dentro i libri, compagni amatissimi, con cui proverò emozioni intense.
Le stesse che proverai tu immergendoti in quelle profondità che ami tanto.
Laltrame