La notte

La notte, il buio, il silenzio, la casa vuota… non ho paura, ma io lo so che questa non é una verità.

Non ho paura di guidare di notte, di tornare a casa sola, ma ho paura di fermarmi al semaforo e ho paura di tornare a piedi dal parcheggio, sempre di notte.

Non ho paura dell’occulto, di presenze più o meno soprannaturali, di trovarmi di notte in un cimitero, di zombi e di vampiri. Non credo esistano. Ho paura però dei mostri che si mascherano da esseri umani. Ho paura di essere aggredita, di non saper difendermi. Ho paura di essere troppo debole.

Non ho invece paura di affrontare il mondo, di lavorare, di guidare, di andare in posti che non ho mai visto, di viaggiare. Non ho paura di lottare e far valere i miei diritti. Non ho paura di chi è diverso da me.

Non ho paura delle delusioni e delle sconfitte, perché mi sono messa comunque in gioco. Non ho paura delle cicatrici, perché vuol dire che quella ferita non sanguina più. Non ho paura di aprire quel cassetto e fare uscire i miei sogni. Non ho paura di essere trasparente e limpida agli occhi di chi mi guarda e mi ascolta. Ho paura di chi non mi guarda negli occhi.

A volte ho paura dei miei pensieri, soprattutto quelli che mi tengono sveglia la notte.

Non ho paura di protestare, di difendere chi è più debole di me, non ho paura di parlare, non ho paura di crescere i miei figli, di aiutarli, di incoraggiarli a non avere paura di vivere a pieno. Non ho paura di lasciarli andare. Non ho paura di condividere la mia vita, me stessa, i miei sogni con la persona che amo. Non ho paura di tante cose che sono così grandi e impegnative che potrebbero proprio mettere paura.

Poi c’è la morte, come si fa a non avere paura di quella e quindi tanto vale non citarla nemmeno. Ecco forse dopo lei, più di tutto ho paura della paura che mi assale di notte quando tutto si ferma e io resto sola.

Foto di Daniel Hannah da Pixabay