Pioggia estiva
Mia madre me lo avrà ripetuto non so quante volte: l’ombrello! Sicuramente me l’avrà detto anche mentre preparavo le valigie. Ma è vero, non l’ascolto.
Stamattina mi sono svegliata con il rumore della pioggia e ovviamente ho subito realizzato di essere senza ombrello. Mentre bevevo il mio caffè, guardavo fuori dalla finestra, ma la pioggia non accennava a cessare, anche le previsioni non lasciavano scampo: nuvole nere e fulmini, tutto il giorno. Accidenti, che fare?
E’ risaputo che gli anziani si svegliano presto e perciò ho chiesto aiuto alla vicina: facile ottenere un ombrello, impossibile evitare le sue chiacchiere. Alla fine, con la scusa del ritardo, sono riuscita a liberarmi.
Ieri, presa dell’entusiasmo, non ho percepito quello che oggi invece era evidente. Questo team per il prossimo mese sarà in formazione ridotta: iniziano le ferie per tutti o quasi e il tourn over avrà come presenza stabile in campo sempre la sottoscritta. Intendiamoci, mi sembra più che giusto, è proprio questo uno dei motivi per cui ho iniziato ora… però, che ansia!
Oggi sembrava che tutti fossero presi dall’agitazione, esclusa il mio capo. Risolveva i problemi con la stessa velocità con cui le venivano presentati.
A mensa ho conosciuto una tipa davvero simpatica, mi ha proposto, domani dopo il lavoro, un aperitivo con alcuni suoi amici in un lido, sul lago.
Speriamo smetta di piovere.