Laltrame

Diario: 17 maggio 2013

Mi sento come un maratoneta in prossimità del traguardo. La fine della corsa è un passo da me. Gli altri sono dietro e io sono sola. Sono perfettamente cosciente che mi possono raggiungere da un momento all’altro. E sono altrettanto cosciente che non sono abbastanza allenata. Ora, quindi, non è più una questione fisica. Ma di nervi, di testa. Ora si consuma la vera prova. Che non è la corsa in sè, ma l’ultimo tratto, gli ultimi maledetti metri che mi separano dalla meta. Posso solo vincere. O perdere. E devo essere pronta per entrambe le cose.
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