Laltrame

Diario: Dicembre

Su di te
Ieri mi hanno detto che avevo una luce diversa. Addirittura stupenda.
Sono arrossita. Te l’avevo detto che conservo un pudore da adolescente.
Sull’onda di questa sensazione ho voluto incontrarti, sorprendendomi di tanto ardore.
Ero tranquilla. Fluida.
Volevo solo vederti, scambiare due parole, confidarti una bella notizia ricevuta.
Non importava il tuo pensiero.
Lo so che hai capito.
Hai mantenuto un affettuoso distacco a cui ho brillantemente risposto.
Volevo guardarti negli occhi, anche se solo per poco. Capire se sono vittima di una paranoia tutta femminile, oppure ….. c’è dell’altro.
Il giorno precedente ero sotto un treno. Diligentemente mi ero messa al lavoro cercando di non pensare agli ultimi avvenimenti fuori e dentro casa, ma il telefono ha squillato e la tua voce dall’altra parte mi ha fatto sprofondare.
Ero riuscita a non pensarti…
Mentre parlavi due piccole lacrime scendevano…
Tutta la mia stupidità, la mia fragilità con loro.
Mi eri mancato. Tanto.
La conferma della follia ormai cronica.
Però ieri è stato diverso.
Diciamo così: sapermi non follemente, ma razionalmente presa di te, mi ha confortata.
Ho delle buone ragioni per farlo.
Non c’è niente di male.
Mi tengo questo affetto come una lucina in una cantina buia. Mi servirà ad accendere mille luci per un domani diverso.
Quante cose vorrei dirti, raccontarti.
Quante cose vorrei ascoltare.
Ma so che vuoi silenzio, rispetto, serenità, correttezza.
E sono assolutamente d’accordo.
Siamo adulti. Responsabilmente adulti.

Ma la verità non la sto dicendo tutta.

Non ti piaccio. Non sono nelle tue corde.
Punto.
Ed è la mia fortuna.

Su di me
Oggi ho formulato un pensiero semplice.
Tutta la mia inquietudine nasce da una smania di emergere, di essere riconosciuta come donna sia nel lavoro che nella vita.
Questo stato di invisibilità, a cui molte donne sono condannate, mi fa stare malissimo.
Ma la soluzione è semplicissima, e ovvia allo stesso tempo.
Commetto l’errore di voler apparire anziché ESSERE.
Ciò che invece conta, sopra ogni altra cosa, è la mia anima. E io la voglio nutrire, come un fiore sul proprio davanzale.

Laltrame

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *