Diario: Pensieri
“Prima o poi arrivano momenti in cui quella decisione, che dovevi prendere e che hai ostinatamente voluto evitare di prendere, si ripresenta tal quale e non c’è più scampo. Il tempo è scaduto. Cocciutamente si piazza di fronte a te aspettando le tue parole definitive.
Tante sono le motivazioni che ti hanno condotto fin lì. Tutte, tranne quella dell’indecisione. Il più delle volte sono motivazioni che hanno molto a che fare con la parola “compromesso”.
Io la odio questa parola. Anche se di per sè non comporta necessariamente azioni negative.
Ecco, allora, che le parole, che avresti voluto e dovuto dire, ti escono dopo anni di silenzio; ecco che le persone, che avresti voluto e dovuto evitare, te le ritrovi di fronte a gridargli “tu non hai capito niente di me!”.
La colpa è solo tua.
Sarebbe stata meglio la sincerità. Non a parole, che sempre un po’ pesano. Semplicemente nei fatti.
Evitando situazioni, luoghi, eventi, celebrazioni varie.
Dando ascolto alla propria anima si fa solo il giusto.
E’ inutile perseverare nel farsi accettare, nell’evitare di sollevare dubbi o critiche, nel rendersi comunque disponibili. Non c’è mossa che tenga. Anzi.
Dai adito ad esercitare pressioni su lati scoperti di te che inizialmente sono solo piccole fessure indifese ma poi, nel tempo, vere e proprie fratture dai cui gli estranei entrano facendo razzia della tua vita.
E così ben vengano tali momenti decisivi.
Perchè, come si conviene nelle stagioni di passaggio, è bene fare pulizia.
Viene il tempo di recidere ciò che non appartiene più, che è estraneo, e di sentirsi solidi e leggeri.
Via i pesi, via i disagi a lungo tempo taciuti.
Non importa se si è più soli.
Lungo la strada ci saranno altri compagni di viaggio più solidali, più spiritualmente affini.”
Laltrame