E se cadono le stelle – l’incipit
Il sole era scomparso già da tempo dietro l’orizzonte e il cielo sembrava un mantello di velluto blu ricoperto di stelle. Poi c’era la luna… la solitaria vecchia luna, compagna di tante notti.
Nonostante fosse estate, quella sembrava una notte d’inizio autunno lì, a quasi mille metri d’altezza. Le strade del piccolo paese erano per lo più deserte.
Il ragazzo uscì da un bar ancora aperto, l’unico, si avvicinò alla sua Kawasaki nera, rimase un attimo a guardarla, barcollò e poi vi salì. Restò qualche secondo immobile, come se stesse aspettando qualcosa, poi si mise il casco, accese le luci, diede gas e con una lieve impennata partì.
A quella velocità il vento pungeva come tanti minuscoli aghi sulla pelle, ma più faceva male, più il ragazzo accelerava. Seguiva le curve che lo portavano a valle senza rallentare. Non pensava a niente, ascoltava solo il rombo della sua moto, quel rumore, quella velocità, quel brivido che provava ogni volta sentendo la strada sparire sotto di sé.
Quarta di copertina
Giulia non ha nemmeno fatto in tempo a rientrare da Londra, che si ritrova con una pistola puntata addosso. Ma lo shock di quest’evento viene cancellato dall’incontro con un giovane ribelle e solitario, che fa nascere in lei un sentimento mai provato prima. È così che Paolo viene trascinato nel mondo di Giulia e della comitiva di amici del Bar Arcobaleno. La loro storia si intreccia a quella di Alessandra, insicura e irraggiungibile, e Nicola, giovane disponibile e maturo. Sullo sfondo di un piccolo centro alle porte di Roma, tra le maldicenze della gente comune, l’estate del 1990 trascorrerà tra feste, ribellioni e voglia di libertà, con uno sguardo fisso al cielo alla ricerca della propria stella cadente.
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