Hai un universo di possibilità
È iniziato per caso, come succede per tante cose.
Un libro lasciato sul tavolo e io che mi lamento perché niente è mai al suo posto. Il libro per dispetto mi scivola dalle mani, cade a terra. Resta aperto e a fissarmi una singola frase al centro della pagina:
Hai un universo di possibilità!
Non lo raccolgo subito, i miei occhi si sono già riempiti di mare, di orizzonti oltre i quali volare, di vette e cieli stellati.
La mia piccola mi chiama e torno alla realtà, raccolgo il libro e le dico di metterlo al suo posto, nella libreria. Ma poi la fermo: – Hai un universo di possibilità! – Lei mi guarda interdetta, e io le sorrido incitandola: – Cosa vedi?
– Lavoro, – mi risponde.
– Davvero?
Fa di sì con il capo. Guardo l’orologio e forse ha ragione. Sono in ritardo, non è una novità.
Mentre guido è un mantra: hai un universo di possibilità… non riesco a togliermelo dalla testa. Perché lavoro? Forse passo troppo del mio tempo lavorando o forse dovrei lavorare meglio? O forse ho un universo di possibilità per fare del mio lavoro un’opportunità per me e gli altri? È questo che intendeva dirmi?
Entrata in ufficio, non ci penso neanche un secondo, incontro una mia collega e a bruciapelo l’apostrofo: – Hai un universo di possibilità!
Lei mi guarda, ha tutta l’aria di chi mi avrebbe evitata volentieri. La esorto a rispondermi con la prima cosa che le viene in mente.
Solleva le spalle: – Migliorarsi, in tutto ciò che facciamo.
Bene, mi verrebbe d’abbracciarla. Mi trattengo, ma le regalo comunque un sorriso. Entro nella mia stanza e accendo il PC. Afferro il telefono e compongo un interno che so a memoria. Non mi soffermo in chiacchiere e vado subito al punto ripetendo la frase.
Una risata schietta. – Mi vuoi dire che stamattina posso anche uccidere qualcuno? Sarebbe terapeutico.
Rido anche io, non ci diciamo altro e chiudo la telefonata. Sono elettrizzata. Non riesco più a tenere a bada la voglia di sapere cosa quelle semplici cinque parole possano scaturire nella testa o nel cuore degli altri. Anche un niente per risposta costituirebbe comunque una risposta. E così quella frase entrata per caso, come quando apri un biscotto della fortuna, diventa il mio messaggio nella bottiglia.
Prendo il cellulare e mando un whatsapp a un bel po’ dei miei contatti. Poi mi faccio prendere la mano e affido il mio messaggio anche ai social.
“Hai un universo di possibilità! Rispondi senza pensarci troppo.”
Qualche minuto di silenzio e mi pento già di essere stata così impulsiva. Dovrò passare le prossime ore a giustificare questa stramberia o a evitare le stesse persone destinatarie del messaggio. E invece no, passa appena qualche minuto ed ecco che arrivano le prime risposte. Sorrido e le assaporo tutte, una per una, immaginandomi la luce negli occhi delle persone che scrivono per me il mio messaggio nella bottiglia.
Hai un universo di possibilità
e tanta voglia di fare, di scegliere.
E tu scegli, scegli con il cuore, non con la testa, non avrai mai di che pentirtene.Hai un universo di possibilità perché poi alla fine non è importante scegliere, è importante avere la possibilità di farlo e di costruire un universo di possibilità.
Hai un universo di possibilità, non sprecarle e credi in te stessa.
Basta volerlo. Nella vita si può qualsiasi meta, qualsiasi orizzonte, anche ciò che appare impossibile si può raggiungere.Hai un universo di possibilità
per ricominciare
per vivere la libertà
per amare
per perdonare e continuare a donare amore
per trovare soluzioni
per essere felice
per essere tutti noi felici
per guardare con uno sguardo più puro te stessa, gli altri, l’esistenza
per essere l’obiettivo di Steve McCurry… per viaggiare e conoscere il mondo.Hai un universo di possibilità nella scelta di chi essere
perché è la vita che conta, non il pensiero della vita che può strappare e rimbombare e ruggire e fischiare.
Che puoi avere per un po’, ma che poi devi dare.*Hai un universo di possibilità, come ogni battito del cuore
hai un universo di mondi e di stelle da esplorare, di sogni e di storie da raccontare, di mari e tempeste da affrontare, di tele da dipingere e cieli in cui volare… devi solo aprire gli occhi e fare un passo avanti.Hai 2.5 milione di anni luce.
* Tratto dalla canzone Jeg har ikke lyst til at dø del gruppo danese De Eneste To
Foto di Atlantios
Un commento
Elisabetta
Sognare rimane il modo più bello di vivere!