Like the Moon – Cap. 1
(La Faccia Nascosta della Luna)
Rimpianti
La ragazza accelerò il passo, fino a quando non arrivò a un incrocio. Sulla destra scorse una larga strada con qualche negozio, dove forse da anni ormai i proprietari vedevano entrare sempre le stesse facce: mai niente di nuovo, proprio come quello che vendevano. L’insegna di un cinema si accendeva e si spegneva a intervalli regolari e dava alla strada una particolare sfumatura senza cui probabilmente non sarebbe stata così squallida. Volse lo sguardo nella direzione opposta e vide ciò che la voce al telefono le aveva descritto: un vicolo stretto e buio.
Era certa di voler entrare proprio là dentro? Era fuori di testa fino a quel punto?
Per una frazione di secondo la giovane ebbe la folle tentazione di voltarsi e fuggire via, di piantare tutto in asso e tornare nella confortevole tranquillità della propria vita, per esserne di nuovo l’unica artefice. Ma quali sarebbero state le conseguenze della sua fuga? Probabilmente più rischiose di quelle a cui sarebbe andata incontro se si fosse fatta forza e avesse proseguito.
Istintivamente strinse al petto la borsetta, trasse un profondo respiro d’incoraggiamento e si incamminò.
Ma perché ho preso quella dannata busta, perché? si maledisse. Ma ormai era cosa fatta e non poteva più rimediare. Era stato più forte di lei, era stata impulsiva come quando, da piccola, non riusciva a resistere alla curiosità di leggere i diari segreti delle sorelle maggiori. Così, appena qualche ora prima, aveva ripetuto il suo solito stupido errore, non avendo ancora imparato che, come tutte le cose, anche la curiosità ha il suo prezzo.
Questa volta, infatti, non erano le innocue sorelle a prendersela con lei, ma qualcuno molto più grande e soprattutto molto più pericoloso di loro.
Per una bizzarra circostanza non conosceva il volto dell’uomo a cui aveva sottratto la busta e, per assurdo, proprio questo fatto avrebbe potuto rappresentare la sua unica speranza di salvezza.