Non è primavera
Una domenica di quasi fine maggio. Fuori piove e l’aria è ancora da felpa, copertina e divano. Un libro, una serie tv… Ma l’inverno è passato, dovrei voler uscire, stare all’aria aperta, vedere persone, fare qualcosa… ma non ho voglia di niente.
Provo a fare qualcosa, a prendermi cura di me… di quel che c’è ancora di me. So bene che mi sto compiangendo, quando c’è chi sta male davvero. Eppure in questi giorni così tristi, non riesco a trovare quella motivazione che mi fa guardare avanti, guardare fuori e sperare che smetta di piovere per uscire. È maggio, ma non è primavera ed è come se per me vada bene così. Perché una parte di me è contenta che non sia ancora arrivata, che fuori sia grigio, umido con questo tempo così triste che è più in sintonia con me.
Mi sforzo certo, mi sforzo ogni giorno, esco, lavoro, parlo, rido anche, faccio programmi su cose che non ho neanche voglia di fare. E poi guardo il cielo grigio e mi dico, pazienza… devo rimandare perché c’è uno schifo di tempo. Lo farò domani quando arriverà davvero la primavera.
Non oggi però.
Mia